ascensione
Viviamo la festa dell’ascensione come momento bello di riflessione su come Gesù si preme di rassicurare i discepoli proprio nel momento della sua ‘partenza’. Ad uno sguardo frettoloso forse stupisce che S. Luca sottolinei che nell’attimo in cui Egli “fu portato verso il cielo” i discepoli, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia”. In genere quando vivi una partenza, e sai che non incontrerai più in carne e ossa la persona amata, provi un senso di mestizia, di dolore, di solitudine. Difficile è poter tornare sui propri passi accompagnato dalla grande gioia. Eppure è così! In questo modo ci viene trasmesso il vero senso della fede, di quella incondizionata, di quella a prova di bomba, che sconfigge il senso della morte e sa trasmettere forza vivificatrice. I discepoli adesso hanno capito, sanno che l’opera si completerà con il dono grande dello Spirito, ma la loro anima, la loro parte più intima e profonda si sente già rassicurata e ricca della totale presenza di Cristo. Ecco a che cosa porta la fede. Non so ora se sbaglio o vado troppo fuori tema ma questo episodio mi fa rivedere alcune scene di ‘distacchi’ con biglietto di sola andata per il cielo, vissuti da veri testimoni del risorto, che pur lasciando immensi vuoti hanno anche saputo colmare i cuori con la loro testimonianza. Penso ad Alberto, amico della Falchera, che nella malattia ha voluto prepararsi di tutto punto per la celebrazione eucaristica, che fino all’ultimo istante ha voluto farsi guidare dalla parola di Dio e che ha promesso ai suoi amici di continuare a stare con loro anche in forma diversa. Penso alla sua tenacia e a quei suoi progetti che diventavano pian piano gli stessi progetti di Dio. Alla sua sepoltura davvero si respirava l’attualizzazione concreta, riferita ai discepoli, quando S. Luca dice che “stavano sempre nel tempio lodando Dio”. Certo! Tutti insieme lodavamo Dio perché ci aveva permesso di incontrare Alberto, strumento nelle sue mani. O la testimonianza di Maria Assunta, che ha voluto lei stessa parlare della sua morte, con un filo di voce, mentre questa stava arrivando, per poter rincuorare i figli e potergli dire che era davvero serena, che stava vivendo un grande senso di pace, e che loro non dovevano preoccuparsi di lei visto che stava vivendo un momento desiderato. Vivere da discepoli l’ascensione è anche questo …