Il Vescovo incontra le famiglie

febbraio '15

Gentile Famiglia,

tra qualche giorno presso la nostra parrocchia ed Unità pastorale , avremo un amico e un padre che ci verrà a trovare per incontraci, salutarci e stare un po’ con noi: il nostro Vescovo.

Ha espresso il grande desiderio d’incontrare voi, come Sposi innanzitutto e come genitori. Ciascuno di voi ha vissuto e sta vivendo situazioni diverse in ambito affettivo, lavorativo e genitoriale. Non sempre tutto è facile e non sempre tutto si realizza secondo i nostri desideri o sogni. Perché allora non parlarne con il nostro Vescovo? Perché non sentire da Lui parole di sostegno, conforto, confronto e amicizia? 

Per dare occasione a tutti di partecipare ci saranno tre incontri specifici durante i quali il nostro Arcivescovo potrà presentarci le questioni affrontate in occasione del recente “Sinodo Straordinario dei Vescovi sulla Famiglia”.  

Ecco le opportunità :

- venerdì 13 marzo 2015, alle h 21, in  Parrocchia a S. Luigi Gonzaga , l’Arcivescovo v’incontrerà come sposi, provenienti da tutta l’Unità Pastorale per un confronto sulla realtà di coppia contemporanea, raccogliendo i loro dubbi, i timori e le speranze.

- giovedì 26 marzo 2015, alle h 18, in chiesa, dopo aver conosciuto i vostri figli/e  alle ore 17, l’Arcivescovo avrà piacere di incontrarvi in qualità di genitori e quindi primi promotori della fede. Intanto recupererete qui i vostri figli.

- giovedì 26 marzo 2015, alle h 21, presso il Convento S. Domenico di Chieri, l’incontro sarà dedicato alle coppie che in questo periodo vivono momenti di difficoltà o hanno alle spalle esperienze dolorose come separazione o abbandono o divorzio, oppure ancora non hanno pensato di rendere sacramento la loro unione. Questo momento di confronto potrà dare l’avvio a possibili ulteriori incontri, dialoghi ed approfondimenti di cui l’Arcivescovo non potrà fare a meno di tener conto al prossimo Sinodo Ordinario dei Vescovi sulla famiglia.

Ciascuno coppia scelga la miglior opportunità in base all’orario o,meglio, alla situazione che vive per sentirsi maggiormente aiutata, sostenuta ed incoraggiata. Nel cuore del Padre non vi sono persone o coppie di serie A o B o C , ma figli e figlie da amare soprattutto se ferite o amareggiate. 

A presto!

    don Domenico e don Giuseppe

Un solo gregge, un solo Pastore

novembre '13

Accogliere un nuovo parroco vuol dire rivolgere ancora una volta lo sguardo al Buon Pastore che ci dona pastori secondo il Suo Cuore. Noi ci prepareremo a questo momento di festa per la nostra comunità parrocchiale con tre giorni intensi di preghiera e di ascolto: alcuni sacerdoti verranno per aiutarci a meditare meglio su cosa voglia dire accogliere un nuovo pastore, cosa attendere e cosa desiderare; le parole si trasformano in preghiera davanti a Gesù: nei pomeriggi di mercoledì, giovedì e venerdì vivremo alcune ore di spiritualità nell’Adorazione eucaristica personale e comunitaria. Abbiamo molto bisogno di ri-orientare continuamente il nostro sguardo su Gesù, per non correre inutilmente tra le tante cose che abbiamo tra le mani! Le serate, pur proponendo un invito particolare alle diverse fasce di età e ai molti gruppi, sono sempre aperte a tutti, così come un tabellone al fondo della Chiesa attende quanti possano garantire la presenza davanti al Signore Gesù nei tempi di adorazione silenziosa. Ecco dunque il programma:

ore 17: Esposizione del Santissimo Sacramento (venerdì ore 16)

ore 17,10: canto del Vespro e recita del S. Rosario

ore 18 – 20,30 (escluso mercoledì): adorazione silenziosa

mercoledì: ore 19,30, adorazione predicazione per GIOVANI

giovedì: ore 20,45, adorazione e predicazione per OPERATORI PASTORALI, CONSIGLI PARROCCHIALI, CATECHISTI

venerdì: ore 16, adorazione e predicazione per ANZIANI E PENSIONATI

                     ore 20,45: per FAMIGLIE

ore 21,45: Benedizione eucaristica

Vale la pena di “sprecare” il nostro tempo per fermarci davanti a Gesù: lui stesso ci aiuterà ad accogliere don Domenico come il nostro pastore e ad accompagnarlo nei suoi primi passi tra noi.

L’ingresso parrocchiale sarà SABATO 16: alle ore 15 ci sarà il saluto delle autorità sul sagrato del Duomo e alle 15,30 la Santa Messa di ingresso parrocchiale di don Domenico. Saremo tutti intorno all’Altare perché il cuore pulsante della nostra comunità, che è l’Eucaristia, abbia tutte le membra del corpo attorno. Un pensiero di gratitudine va alla parrocchia Santa Chiara di Collegno: non è facile perdere un padre e un pastore. Nella comunione dei Santi siamo però certi che solo la vera obbedienza dà grandi frutti, e che «chi semina nel pianto raccoglie nella gioia». 

don Giovanni

Lo spirito soffia

ottobre '13

Il nostro Arcivescovo ha dato un nuovo pastore alla nostra comunità parrocchiale, e il suo nome già corre da qualche giorno sulle nostre labbra: don Domenico Cavaglià. Siamo grati e riconoscenti al Signore perché il dono di avere un sacerdote è sempre frutto del Suo Cuore! Don Domenico arriva con un bel bagaglio di esperienze: dopo gli anni da viceparroco è stato parroco fondatore di “Madonna della fiducia” in Nichelino e dal 2000 è parroco di Santa Chiara vergine in Collegno. Mons Valter Danna, vicario generale della nostra diocesi, ha comunicato ufficialmente il suo nome ai membri del consiglio pastorale lo scorso martedì.

Chi attendiamo? Le categorie “del mondo” (come forse direbbe papa Francesco) sono tante: c’è chi lo vuole alto chi basso, chi giovane chi vecchio, chi biondo chi bruno, che non stravolga tanti schemi o chi porti cambiamenti…insomma, a chi dare retta?

Per conto nostro, da buoni discepoli del Signore, presumendo un po’ di imitare il Suo modo di fare, lo vogliamo così: che ci porti a Gesù e che sia molto se stesso! Sì, perché prima di tutto il sacerdote è “fatto” per questo, per essere un ponte tra Dio e gli uomini e viceversa; nelle sue azioni principali, confessare e celebrare Messa, lui ci porta Dio in terra, ci porta il suo perdono  che ci fa nuovi; ma si realizza anche il contrario:  porta gli uomini, il mondo intero a Dio, anche quando nel suo silenzio torna a rimettere tutto nelle mani di Dio perché non sa come risolvere quella situazione ingarbugliata.

 E poi che sia se stesso, molto se stesso: il mondo ama parlare della “bellezza della differenza”, purché naturalmente sia una differenza che piaccia e in consonanza con i suoi gusti! Noi invece vogliamo proprio lui, perché veramente crediamo che “lo Spirito soffia dove vuole” e compie più meraviglie là dove meno ce ne aspetteremmo!

Diceva papa Benedetto concludendo l’anno sacerdotale nel giugno 2010: «Il sacerdote fa qualcosa che nessun essere umano può fare da sé: pronuncia in nome di Cristo la parola dell’assoluzione dai nostri peccati e cambia così, a partire da Dio, la situazione della nostra vita. Pronuncia sulle offerte del pane e del vino le parole di ringraziamento di Cristo che sono parole di transustanziazione – parole che rendono presente Lui stesso, il Risorto, il suo Corpo e suo Sangue, e trasformano così gli elementi del mondo: parole che spalancano il mondo a Dio e lo congiungono a Lui. Il sacerdozio è quindi non semplicemente «ufficio», ma sacramento: Dio si serve di un povero uomo al fine di essere, attraverso lui, presente per gli uomini e di agire in loro favore. Questa audacia di Dio, che ad esseri umani affida se stesso; che, pur conoscendo le nostre debolezze, ritiene degli uomini capaci di agire e di essere presenti in vece sua – questa audacia di Dio è la cosa veramente grande che si nasconde nella parola «sacerdozio». Che Dio ci ritenga capaci di questo; che Egli in tal modo chiami uomini al suo servizio e così dal di dentro si leghi ad essi: è ciò che in quest’anno volevamo nuovamente considerare e comprendere».

Così ti attendiamo, caro don Domenico, con tanta riconoscenza per il “sì” che ancora una volta hai pronunciato al Signore che ti chiama, e ti assicuriamo la nostra calorosa preghiera, per dire anche noi: “sì, siamo con te”!

Don Giovanni