ottobre ...
Chi dei nostri ambienti se ne intende un po’ sa che è il mese in cui ricomincia tutto. Ripartono i gruppi. Poi riparte la catechesi. Poi si ricomincia con le famiglie, i corsi in preparazione al matrimonio e quant’altro. Ma è un gran bel mese. Già solo per il fatto che inizia con la memoria di s. Teresa di Lisieux e la festa di S. Francesco. Senza tralasciare che è il mese missionario. Tutto questo mi fa pensare certamente alle cose da organizzare e a cui star dietro, ma anche al tempo che scorre veloce e che a volte fai fatica a tenere a mente le emozioni e i ricordi belli che hai vissuto e che vorresti poter assaporare un po’ di più.
Ripenso alla sera della Madonna delle Grazie, messa delle 21, quando tutto sta finendo e arriva chi ha lavorato fuori territorio o chi vuole vivere la festa nella calma della sera. Quel giorno mi erano passati di fronte mille e mille volti diversi e dentro di me era sorta una domanda, la stessa che frate Leone poneva a Francesco: “perché a te tutto il mondo viene dietro?. Ma la ponevo a Maria, osservando il suo volto nella nicchia della cappella in Duomo e mi veniva in mente che mettersi davanti a lei è un po’ come mettersi allo specchio e riuscire a vedere come potremmo essere. E’ vivere del desiderio di essere migliori e riuscire a comprendere come Dio stesso ci desidera. Non so se riesco a rendere bene questo mio pensiero, ma ammetto che mi piace. Tu sei lì, come tanti, davanti a lei, poni le tue lacrime e le tue gioie e senti che in te c’è il progetto meraviglioso di Dio, e a lei chiedi la forza per poter camminare e per poterlo realizzare.
Perché sai che li è contenuta la tua felicità. Lui è il bene, tutto il bene, il sommo bene e ti rivela la pace che da tanto tempo invochi. Ecco perché tutti davanti a Maria, ecco perché i santi ne raccontano la forza e la bellezza. Lì scopri ciò che puoi essere, togliendo tutte le maschere e partendo proprio dalle tue fragilità. Me che bellezza! Allora poi esci dalla chiesa e capisci che c’è una missione per te. Tua, pazzescamente tua.
Troppo facile qui collegarmi al mese missionario. Oltretutto quest’anno il tema è “Testimoni di Dio”. Il messaggio introduttivo testualmente dice: “Si è testimoni sì, ma di Dio. Il Dio riconosciuto nella figura di Gesù, segno della misericordia da lui avvertita nell’indignazione per le fragilità, le miserie, le ingiustizie degli uomini, e distribuita a piene mani nelle strade e nei villaggi della sua terra fino al momento supremo della Croce.
Ecco lì dove si vuole arrivare: realizza ciò che Dio ha iniziato in te. Non trattenere per paura di perdere, ma cammina con la forza di chi desidera incontrare e donare ciò che ha. Come ha fatto Maria, donna dell’incontro. Come ha fatto Teresa di Lisieux, che pur nella sua breve vita e senza uscire mai dal monastero è diventate patrona delle missioni. Come ha fatto Francesco, cantore della Creazione perché si sapesse da dove proviene il Tutto.
don Dario