Don Domenico

Martedì scorso mi sono trasferito a Chieri e ho cominciato a conoscere alcune realtà della comunità parrocchiale. Martedì sera ho incontrato il consiglio pastorale parrocchiale; mercoledì ho salutato gli anziani che si trovavano a S. Carlo per la castagnata; giovedì sera ho partecipato al gruppo del vangelo.

Ho conosciuto già diverse persone che mi hanno accolto con gioia, anche se un po’ stupiti nel vedermi già qui prima del mio ingresso ufficiale. Qualcuno mi ha detto:” L’avevamo vista in foto, ora la vediamo in carne”.

La comunità, guidata da don Giovanni, si è incontrata per tre sere consecutive a pregare per me. E’ stata un’iniziativa significativa vissuta con vero spirito di fede.

Posso dire di sentirmi quasi a casa, anche se vi confesso che il cambiamento, avvenuto così in fretta, non è stato facile. In questo mi sento un po’ più vicino a chi, per ragioni di lavoro, è costretto a fare sacrifici per trasferte, mobilità, ecc.

Desidero anzitutto rivolgere un caro saluto alla comunità della Madonna della Scala: so che mi accogliete con carità. Io vengo a voi con umiltà e, come diceva giovedì sera don Martino nella riflessione, vengo non come buon pastore, perché il buon Pastore è solo Gesù, ma vengo come “pecora” che desidera seguire decisamente il vero Buon Pastore.

Mi impegno a camminare con voi e a crescere nella fede con voi.

Ma il mio saluto va anche a tutti coloro che non frequentano la comunità della parrocchia per ragioni personali, per motivi particolari o per un credo religioso diverso. E’ mio desiderio essere attento e rispettoso con tutti: semplicemente un chierese tra i chieresi, che vuole cercare il bene di tutti, valorizzando più quel che unisce che quel che divide.

A tutti ho chiesto e chiedo di pregare per me: non è un modo di dire, ma una necessità che sento per poter contare sempre di più sull’amore di Dio che dà forza ai deboli e sostiene i peccatori.

Voglio ringraziare in modo speciale don Giovanni che in questo tempo si è accollato il peso non facile di guidare la comunità in attesa del nuovo parroco. Un impegno che ha svolto con dedizione e con grande generosità secondo lo spirito del Signore. E’ grazie a lui che ho potuto conoscere già molte persone ed entrare un pochino nella ricca e dinamica realtà della comunità parrocchiale.

Sabato, nella celebrazione di ingresso, ho rinnovato davanti al Signore, su richiesta del vicario del vescovo, le promesse fatte al momento della mia ordinazione sacerdotale. Non è stato un “pro forma”, ma un impegno serio per essere sempre più unito a Gesù e a servizio di tutti.

                                   Vostro

                                                  Don Domenico