Buon Natale con Gesù
E’ questo l’augurio che di cuore rivolgo alla comunità del duomo: che il Natale sia buono!
Certamente il Natale è buono in sé, ma lo è per noi quando c’è Gesù.
Ho voluto richiamare il nome di Gesù sia perché il Natale celebra la nascita di Gesù, sia perché è necessario non dimenticare che è Lui il vero protagonista del Natale. Mi pare che oggi si abbia quasi timore di parlare del Natale di Gesù. È un timore che non nasce da un atteggiamento di rifiuto, ma purtroppo da indifferenza mascherata dalla ricerca di un contorno alla festa che non ha niente a che vedere con la nascita di Gesù. Per questo abbondano le luminarie, gli addobbi, le vacanze, i regali, ecc. Cose belle, ma per chi e per che cosa? Chi a Natale sa sostare in silenzio per meditare il grande mistero di Dio che si fa uomo?
La chiesa colloca la nascita di Gesù nella notte e celebra la messa di mezzanotte. Gesù è nato di notte? Non lo sappiamo, ma la pedagogia cristiana ricupera il senso meditativo della notte, favorito dal silenzio, dalla sosta e dal riposo. E’ infatti nel silenzio della notte che più facilmente ci apriamo al mistero e contempliamo con meraviglia la verità di Dio che si avvicina a noi in punta di piedi e si nasconde in un bambino. Forse non capiremo mai abbastanza questa grande verità senza silenzio, riflessione, adorazione!
Spero che in ogni casa ci sia un segno, anche piccolo, che ricorda la nascita di Gesù. Non è necessario avere un presepe artistico, basta anche solo un presepe di carta, magari ritagliato da qualche libro, o rivista, o cercato su internet. Abbiamo bisogno di segni per ricordare, per fare memoria, per alzare lo sguardo e contemplare il mistero di Dio.
Ma quest’anno sarà un buon natale per tutti?
Penso a chi ha perso il lavoro, alle famiglie in difficoltà, ai tanti ammalati anche gravi presenti nel nostro ospedale, agli anziani che devono convivere con una brutta compagna: la solitudine. Penso ai giovani che non sanno come sarà il loro futuro e alle coppie giovani che temono di mettere al mondo un figlio; a chi porta nel cuore il desiderio di vivere una vita onesta, impegnata nel servizio gratuito, ma deve fare i conti con le cose storte che si moltiplicano nei rapporti umani segnati dall’interesse, dal tornaconto, dal “pensa per te e arrangiati”. Penso a chi non sa come arrivare a fine mese e non ce la fa più. Penso agli operai che devono protestare e lottare per avere riconosciuti i loro diritti più elementari e ai datori di lavoro che stanno per chiudere la loro attività. Penso alle mamme e ai papà che improvvisamente hanno perso la famiglia a causa della separazione. L’elenco potrebbe continuare, ma credo che ognuno di noi conosca il bagaglio di povertà e di sofferenza che molti, troppi vivono.
A queste persone posso dire genericamente “buon Natale?”. Non ce la faccio. Non posso fare della poesia.
Però come credente posso dire a tutti: Gesù è nato anche per te! Non sei solo nella vita; e questo lo devo dire non con frasi fatte, ma con l’impegno della mia vita che, unito all’impegno di altri per uscire dall’egoismo, mi fa essere vicino all’amico, al compagno di lavoro, al disoccupato, a chi per varie ragioni vive la vita come un dramma, per agire sull’esempio di Gesù che si è fatto vicino, compagno dell’uomo senza stravolgere nulla.
Si dice che solo con il buio si vedono le stelle. Personalmente non so come concretamente essere luce per chi cammina nel buio, ma ci provo mettendocela tutta, per essere vicino, sull’esempio dei pastori, gente povera, che sono andati da quella famiglia in difficoltà pur senza poter cambiare concretamente la sua situazione.
Quanto è consolante non essere soli nelle difficoltà della vita! Quanto dà forza poter condividere con qualcuno il proprio affanno! Quanto fa bene in certi momenti di sconforto sentire una mano sulla spalla e non essere soli!
Gesù è venuto per non lasciarci soli e per insegnarci a non lasciare solo nessuno.
Per questo vi dico e vi auguro: BUON NATALE CON GESU’!
Don Domenico