La pagina del parroco

Santo Natale 2014

Il Natale ci fa contemplare il mistero infinito di Dio che si fa vicino. Dio si fa uomo!

Sempre nella storia dell’umanità l’uomo ha cercato di essere grande, anzi, fin dall’inizio l’uomo ha tentato di farsi dio ed ha avanzato la pretesa di poter dire la sua su Dio. Molti si sono anche sentiti in diritto di negare l’esistenza di Dio.  Sono così nati i sistemi filosofici, così numerosi lungo il corso dei secoli.

Si sono succeduti nel tempo uomini di potere che rivendicavano di essere divinità. L’uomo con il suo orgoglio vuole essere grande, vuole dire la sua su tutto e su tutti e non si rende conto di essere creatura fragile, bisognosa di tutto, povera come un bambino piccolo che dipende completamente dagli altri e può vivere solo se qualcuno gli provvede il necessario.

Dio, nella sua bontà e delicatezza, non si scaglia contro la superbia della sua creatura, ma sceglie la strada meno facile per affiancarsi, per farsi vicino, diventando uomo come noi.

Nasce un bambino a Betlemme, nel silenzio della notte e nella povertà. Un bambino non fa paura, ma suscita tenerezza e speranza.

QUESTO BAMBINO CHE NASCE E’ DIO !

Nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere. Dio si fa uomo!

Celebrare il Natale del Signore non è ricordare una festa di calendario, ma è rinnovare la fede in Dio che continua a venire per non lasciarci soli nella vita e per donarci il suo amore che è infinito e per sempre.

Da questo scaturisce la gioia del natale. Ci sono, è vero, i regali, le feste, le vacanze, i pranzi in famiglia: cose belle, importanti, ma vuote se manca la gioia della presenza di Gesù, Dio fatto uomo!

Non so con quale spirito viviamo questo Natale. Chi ha avuto un lutto in famiglia soffre di più sentendo il vuoto della persona defunta. Chi ha problemi seri di salute fa fatica a gioire. Chi ha perso il posto di lavoro o la casa, chi non sa come arrivare a fine mese, chi ha perso l’affetto della famiglia, vede solo il buio.

Chi spazia negli orizzonti mondiali, molto nebulosi a causa della violenza, della dittatura, dello strapotere dei ricchi, dei fondamentalismi assetati di morte, cammina senza sapere a che cosa aggrapparsi.

Dio viene anche oggi, in questa umanità non meno povera di quella del suo tempo per darci speranza.

A Betlemme non c’è stato solo il rifiuto degli albergatori, simbolo dell’umanità chiusa nell’egoismo. C’erano anche i pastori, gente povera, di per sé non migliore degli altri, ma capaci di sentimento, pronti a scomodarsi nella notte per quel bambino, aperti al mistero di Dio, anche se non capivano tutto.

I pastori sono segno dell’umanità ancora genuina che sa scomodarsi e sporcarsi le mani per qualcosa di bello e di buono e lo fa nel silenzio e nel nascondimento.

Gesù, Dio fatto uomo, ci aiuti a far parte di questa umanità semplice, buona, capace di aprire il cuore alle meraviglie del Signore.

Auguro a tutti, bambini, giovani, adulti, anziani, famiglie, un buon Natale!

                                                                                                                        

                                                                                                                 Don Domenico

per pregare e meditare...

Per accedere alla pagina del materiale da scaricare:
premi qui
 
Feed RSS NOI Cattolici Tesoro nel campo Facebook