Comunita educante
La comunità educante è il cammino dei giovani che hanno terminato le superiori e che scelgono di proseguire il loro percorso di formazione e di testimonianza.
Missione Cuba
maggio '13
Cuba, bellissima isola caraibica e rinomata attrazione turistica, è certamente meno conosciuta come meta di un campo missionario. Questa esperienza prese vita grazie all’incrociarsi delle strade di padre Federico Arvesù, gesuita di straordinario carisma, morto all’Havana nel ’99, di padre Massimo Nevola, referente del campo della Lega Missionaria Studenti, e di tanti volontari. La Provvidenza portò quindi alla nascita del primo campo della Chiesa cattolica locale con volontari provenienti da Paesi occidentali: un piccolo ma significativo contributo all’avvicinamento, al dialogo e alla collaborazione tra Chiesa cubana e Stato, tra i quali ci sono storiche tensioni. Un seme è stato quindi gettato per contribuire a smontare steccati, differenze e pregiudizi.
L’impegno dei volontari è volto ogni anno a migliorare le condizioni degli ultimi fra gli ultimi. La prossima estate, le attività saranno di animazione ai bambini di strada, supportando le suore di Madre Teresa presenti nel quartiere Casablanca, di sostegno ai disabili ospitati in una struttura nel quartiere di Edad de oro e di supporto agli anziani a l’Havana. Le attività si concretizzeranno attraverso l’impegno e l’energia di trentacinque ragazze e ragazzi, provenienti da molte parti d’Italia; molto significativa sarà la presenza chierese con quattordici giovani. Ognuno porterà il proprio contributo, le proprie capacità e la propria storia, con il pensiero comune di investire il tempo di vacanza in un’esperienza che lascerà il segno nel cammino di ciascuno. Certamente tanti giovani volenterosi non saranno sufficienti a colmare il mare di bisogni degli emarginati cubani. Il Vangelo della moltiplicazione dei pani (Mc 6, 30-44), punto centrale del ritiro di preparazione al campo, ha posto l’accento proprio su questa sproporzione, sulla “goccia” che, passando attraverso le mani di Cristo, diventa “oceano”. Si parte per il campo con questo spirito comune, senza alcuna presunzione di superiorità, ma piuttosto con il desiderio di incontrare l’altro portando se stessi. L’esperienza di questi campi missionari è il punto di incontro tra due povertà, quella economico-materiale e quella di senso.
I materiali raccolti domenica 2 giugno in Duomo (occhiali da vista, giocattoli e articoli di cancelleria, medicinali) sono una goccia di solidarietà e un aiuto concreto al nostro percorso di condivisione.
Luca
Raccolta CAMPO CUBA
maggio '13
La Lega MissionariaStudenti, seguita dai Padri Gesuiti Massimo Nevola e Vitangelo Denora, organizza campi di sostegno in Romania, a Cuba ed in Perù.
Nel mese di agosto, alcuni giovani della Parrocchia parteciperanno al campo di Cuba.
Saremo principalmente impegnati nei servizi di animazione ai bambini di strada, sostegno ai bambini disabili e agli anziani. Per supportare questa iniziativa, avviamo una raccolta di generi quali:
· occhiali da vista dismessi
· giocattoli e articoli di cartoleria
· medicinali
Maggiori dettagli si possono trovare nei volantino al LINK. La raccolta sarà effettuata domenica prossima 2 giugno al termine delle Sante Messe.
GRAZIE per la vostra generosità
Focus Missione
marzo '13
Come aiutare i giovani a vivere con più partecipazione la Quaresima di fraternità, dandole un significato forte e tangibile? Questa domanda ha trovato risposta quando si è deciso di “sfruttare” le esperienze missionarie che hanno avuto come protagonisti i giovani stessi della parrocchia, che si incontrano il venerdì sera a Santa Teresa.
Da qui è nato “Focus Missione”: tre serate per i giovani della quinta superiore in su, animate da chi, la scorsa estate, ha condiviso un po’ del proprio tempo in Marocco, Romania e Congo. Il tutto, però, non limitandosi a rendere testimonianza di ciò che si è vissuto e che ha lasciato una traccia nel proprio cuore, ma con l’obiettivo di approfondire che cosa è una missione ai giorni nostri, cosa significa partire e stare via per un mese a contatto con persone e realtà molto differenti dalla nostra, non per turismo ma per condividere un po’ del proprio tempo con chi è nel bisogno.
Per questo motivo ciascuna serata non si limita a raccontare le caratteristiche del luogo in cui si è stati, ma approfondisce un aspetto della missione. Il primo incontro ha toccato il senso della missione, cioè quello che c’è prima della partenza: la preparazione, il percorso di conoscenza del luogo dove si andrà, lo studio della cultura che si incontrerà, soprattutto quando è radicalmente diversa dalla propria. Il secondo incontro ha avuto un taglio più sociale, perché si è incentrato sulle diseguaglianze tra le persone normali e i disabili, guardando alle differenze economiche che esistono tra chi non ha nulla e chi ha tutto. La terza serata, infine, è dedicata all’educazione, perché è importante dare strumenti a chi è nel bisogno, affinché lui stesso sia in grado di camminare e di pensare al futuro del suo Paese invece di dipendere sempre dalle nazioni più evolute. In quella serata, venerdì 15, concluderemo il ciclo con una “cena del digiuno”: ciascuno è invitato a saltare il pasto e a devolvere l’equivalente per il progetto della Quaresima di fraternità che la nostra parrocchia ha adottato quest’anno.
I tre incontri sono anzitutto un’occasione di arricchimento, grazie all’ascolto dal vivo chi ha vissuto queste esperienze, soprattutto perché sono state fatte da ragazzi della parrocchia, spesso impegnati nell’animazione dei gruppi giovanili. È anche un modo per lasciare un messaggio e magari invogliare qualcuno dei presenti a partecipare ai corsi di formazione missionaria e a partire a sua volta. In tempo di Quaresima ci è sembrato bello e utile seminare qualcosa di positivo, qualcosa che dia veramente senso alla nostra esistenza, per capire che in fondo la vita vera è quella spesa per gli altri. È anche un messaggio controcorrente rispetto a una società che invita incessantemente a pensare solo a se stessi.
Paul