Pensieri

Vita comunitaria.

gennaio '11

La vita comune può diventare una vera scuola in cui si cresce nell'amore; è la rivelazione della diversità, anche di quella che ci da fastidio e ci fa male; è la rivelazione delle ferite e delle tenebre che ci sono dentro di noi, della trave che c'è nei nostri occhi, della nostra capacità di giudicare e di rifiutare gli altri, delle difficoltà che abbiamo ad ascoltarli e ad accettarli. Queste difficoltà possono condurre a tenersi alla larga dalla comunità, a prendere le distanze da quelli che danno fastidio, a chiudersi in se stessi rifiutando la comunicazione ad accusare e a condannare gli altri; ma possono anche condurre a lavorare su se stessi per combattere i propri egoismi e il proprio bisogno di essere al centro di tutto, per imparare a meglio accogliere, comprendere e servire gli altri. Così la vita in comune diventa una scuola di amore e una fonte di guarigione. L'unione di una vera comunità viene dall'interno, dalla vita comune e dalla fiducia reciproca; non è imposta dall'esterno, dalla paura. Deriva dal fatto che ciascuno è rispettato e trova il suo posto: non c'è più rivalità. Unita da una forza spirituale, questa comunità è un punto di riferimento ed è aperta agli altri; non è elitista o gelosa del proprio potere. Desidera semplicemente svolgere la propria missione insieme ad altre comunità, per essere un fattore di pace in un mondo diviso.  (Jean Vanier, Ogni uomo è una storia sacra)

Prendi il largo

gennaio '11

Prendi il largo verso le regioni sconosciute del tuo essere segreto;

liberato dalla paura, gusterai un giorno la pace che Dio stesso pone dentro dite.

Prendi il largo, abbandona la tua vita alla corrente della fede;

se hai il coraggio di partire le onde ti porteranno in mare aperto,

in un battesimo di schiuma e di sole.

Prendi il largo alla voce di colui che sostiene il tuo slancio;

gli abissi della morte sono pronti ad inghiottirti,

ma Dio calma le onde e fa tacere l'uragano.

Prendi il largo, immergiti nel cuore di una vita fremente di speranza;

vedrai levarsi l’aurora senza tramonto che inonda con la sua gloria

il nostro mondo tormentato.

(Commissione francofona cistercense)

Nuovo Anno

gennaio '11

Dissi all'uomo che stava
all'inizio dell'anno:
"Dammi una lampada
affinché possa inoltrarmi
sicuro nell'ignoto".

Egli mi rispose:
"Esci nella notte e metti la tua mano nella mano di Dio
… sarà più utile della luce
e più sicuro di una strada conosciuta".

(Minnie Louise Haskins)

Appuntamenti Pensieri

Non ci sono appuntamenti salvati
Feed RSS NOI Cattolici Tesoro nel campo Facebook