Pensieri

Mi hai fatto conoscere.

luglio '12

Mi hai fatto conoscere ad amici che non conoscevo. Mi hai fatto sedere in case che non erano la mia. Mi hai portato vicino il lontano, e reso l'estraneo un fratello. In fondo al cuore mi sento a disagio quando abbandono l'abituale rifugio; scordo che il vecchio abita nel nuovo, e là tu stesso hai dimora.

Attraverso la nascita e la morte, in questo oppure in altri mondi, ovunque mi conduci, sei Tu, lo stesso, unico compagno della mia vita senza fine, che unisci con legami di gioia il mio cuore a ciò che non è familiare. Se conosco te nessuno mi sarà estraneo,  non vi sarà porta chiusa, né legami.

Oh esaudisci la mia preghiera: ch'io non perda mai la carezza dell'uno nel gioco dei molti.

(Rabindranath Tagore, Gitanjali)

Ho paura di dire di sì.

luglio '12

Ho paura di dire di si, o Signore. Dove mi condurrai?

Ho paura di avventurarmi, di firmare in bianco,

ho paura del sì che reclama altri sì.

Eppure non sono in pace: mi insegui, o Signore,

sei in agguato da ogni parte.

Cerco il rumore perché temo di sentirti,

ma ti infiltri in un silenzio.

Signore, mi hai afferrato e non ho potuto resisterti.

Sono corso a lungo, ma tu mi inseguivi. Mi hai raggiunto.

Mi sono dibattuto, hai vinto.

I miei dubbi sono spazzati, i miei timori svaniscono.

Perché Ti ho riconosciuto senza vederti,

Ti ho sentito senza toccarti, Ti ho compreso senza udirti.

(Michel Quoist)

L'imitazione del Signore.

luglio '12

Guardiamo con attenzione, fratelli tutti, il buon pastore, che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce.
Le pecore del Signore l'hanno seguito "nella tribolazione e nella persecuzione" (cf. Gv 10,4), nella vergogna e nella "fame" (cf. Rm 8,35), nell'infermità e nella tentazione e in altre simili cose, e per questo hanno ricevuto dal Signore la vita eterna.
Perciò è grande vergogna per noi, servi di Dio, che i santi hanno compiuto le opere e noi vogliamo ricevere gloria e onore con il solo raccontarle.

(San Francesco d'Assisi, Ammonizione VI, FF 155)

Lo Spirito di Dio

Tu vieni a turbarci,
vento dello spirito.
Tu sei l'altro che è in noi.
Tu sei il soffio che anima
e sempre scompare.

Tu sei il fuoco
che brucia per illuminare.
Attraverso i secoli e le moltitudini
Tu corri come un sorriso
per far impallidire le pretese
degli uomini.

Poiché tu sei l'invisibile
testimone del domani,
di tutti i domani.
Tu sei povero come l'amore
per questo ami radunare
per creare.
Oh, ebbrezza e tempesta di Dio!

(David Maria Turoldo)

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