Giovani

Settembre: appuntamenti giovani

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agosto '12

Animiamo la novena: durante tutte le sere della novena (dall'1 all'8 settembre) i diversi cori presenti in parrocchia si alternano nell'animazione dei canti. Come realtà del mondo giovanile animeremo la messa di giovedì 6 settembre ore 21.00. Sarà un'occasione anche per incontrarci di nuovo tutti insieme: l'appuntamento è quindi per tutti a casa Pamparato per le 19.00 per condividere insieme sullo stile dei "mercoledì sera" una pizza e poi partecipare alla novena. Iscriviti alla pizza di giovedì 6 settembre come sempre: iscriviti su Facebook oppure manda un sms firmato al cell del Duomo....ricordo a tutti che il numero è 3497688711 (non a quello privato di Cris).

Quando si sogna da soli questa è un'illusione, quando si sogna con Dio inizia la realtà". La Madonna delle Grazie ha scelto la seconda... Vivere la Novena e animarla ci aiuta a sognare con Dio come ha fatto Lei.

Gita animatori 2012

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agosto '12

SORPRESA!

Anche quest'anno si parte con la gita animatori a settembre.

Venerdì 7 settembre, al parco acquatico "Bolle Blu" vicino ad Alessandria

partenza da via Palazzo di Città ore 8.30, ritorno previsto per le 18.30-19.00.

Attenzione: bisogna iscriversi consegnando l'autorizzazione a sr Carmela o a Giuliano entro martedì 4 settembre. Concretamente devi stampare il volantino (vedi allegato) o venire a prenderlo in Duomo e consegnarlo firmato. A partire da oggi pomeriggio fino a martedì se passi in Duomo trovi qualcuno in uffico a cui consegnarlo, non vale iscriversi solo per sms.

Per scaricare il volantino clicca qui.

"Tutti x tutti insieme si va!"

Processione del Corpus Domini.

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giugno '12

Giovedì 7 giugno ore 21.00 partenza dal Duomo per la processione del Corpus Domini con tutta l'unità pastorale e i giovani dei diversi centri che riceveranno il mandato animatori... perché "senza di me non potete far nulla... neanche gli animatori".

Il senso della festa del Corpo e Sangue del Signore è riassunto nel brano del Vangelo da un termine continuamente ribadito: «vivere», ogni volta intrecciato ad un secondo termine: mangiare. Per ben sette volte Gesù ripete che mangiare la sua carne fa vivere.

 È l’incalzante convinzione, da parte sua, di offrire qualcosa che non avevamo e di cui non possiamo fare a meno, che inverte il senso della vita orientandola non più alla morte ma all’eternità. La grande sorpresa è che Gesù non dice: «Prendete e mangiate la mia sapienza, la mia santità, la mia divinità», bensì: «Mangiate la mia carne, bevete il mio sangue!». Carne e sangue indicano non la fisiologia del suo corpo, ma la totalità della sua umanità: «Prendete come alimento, energia e luce, l’amore, il coraggio, la bellezza e la libertà che ho mostrato con la mia vita!». Ricchi siamo della sua umanità. Per essa è il mio Dio, il Dio-per-l’uomo, che incanta e solleva la nostra umanità. Se la accolgo, tutta la mia vita diventa sacra. Mangio e sento che compio un atto sacro, di comunione con Dio e con gli uomini e con il creato; sacro è il lavoro, sacri i gesti della cura e dell’amore. Se faccio mio il segreto della vita di Cristo, trovo il segreto della mia vita, una cosa enorme: Dio in me. Il mio cuore lo assorbe, lui assorbe il mio cuore, e diventiamo una cosa sola. Dio va fino all’estremo della sua incarnazione, fino alla materia, diventando nell’Eucaristia pane, pezzo di terra germinata. Quando mi avvio alla Comunione, non io mi incammino verso il Pane, è il Pane del cielo incamminato verso di me, è il Sangue del cielo che cerca nuove vene. Prima che io dica: «ho fame», Dio ha detto: «Prendete e mangiate», mi ha cercato, desiderato e si dona. Un Dio che si fa cellula del mio corpo, respiro, gesto, pensiero, si trasforma in me e mi trasforma in sé. Sull’altare c’è solo un piccolo pane bianco lieve come un’ala, che non ha sapore, che è silenzio, profondissimo silenzio. Cosa mi può dare questo po’ di pane povero come un boccone così piccolo da non saziare neppure il più piccolo bambino? Ad ogni Comunione andiamo distratti verso l’altare; ad ogni Comunione, però, almeno per un istante, mi affaccio sull’enormità di ciò che mi sta accadendo: Dio che mi cerca, Dio in cammino verso di me, Dio che è arrivato, che entra in questa mia casa di carne. Entrato in chiesa come mendicante ne uscirò come donatore. Dopo avere sperimentato un Dio che fa vivere e nutre, un Dio materno, che dà se stesso come cibo per vivere, possa anch’io, lungo i miei giorni, essere annoverato fra i giusti, fra coloro che fanno vivere, che nutrono. Con piccoli gesti ma con grandi orizzonti. (Ermes Ronchi)

Appuntamenti Giovani

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