Giovani

Maggio mese Mariano

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maggio '09

A MARIA Santa Maria, Madre di Dio, conservami un cuore di fanciullo, puro e trasparente come l'acqua sorgiva, ottienimi un cuore sem­plice, che non assapori le tristezze; un cuore magnifico nel donarsi, tenero alla compassio­ne; un cuore fedele e generoso, che non dimentichi alcun beneficio e non serbi rancore per nessuna offesa. Fammi un cuore dolce e umile, che ami senza chiedere contraccam­bio; felice di sparire in un altro cuore dinan­zi al tuo Figlio divino. Un cuore grande e in­domabile, che nessuna ingratitudine possa chiudere, nessuna indifferenza possa stancare. Un cuore tormentato dalla passione della gloria di Gesù Cristo, ferito del Suo amore e di una ferita che non potrà guarire se non in cielo. (L. De Grandmaison)

Maggio mese Mariano

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maggio '09

PREGHIERA ALLA VERGINE lo ti invoco oggi, o Maria, come la Madonna della Strada. Tu hai conosciuto la stanchezza del camminare, hai temuto le insidie della strada e sulla terra degli uomini hai aperto la via a Colui che ha detto di essere l’unica vera via di salvezza: tu puoi raccogliere e comprendere la mia preghiera e insegnarmi la fedeltà e l’amore. Vergine che ti affretti verso le montagne per portare aiuto alla cugina Elisabetta, aiutami a uscire dal guscio delle mie comodità e della mia pigrizia. Vergine in cammino verso Betlemme, ansia vivente di contemplare con i tuoi occhi il volto di Gesù, aiutami a comprendere quanto sia importante possedere Gesù per poterlo portare agli altri. Vergine in fuga sulla strada per l’Egitto, insegnami a difendere la vita di Gesù in me, e a temere chi attenta a questa vita. Vergine sulla via del ritorno verso la pace della casa di Nazareth, radica in me la nostalgia di Dio, della preghiera, dei silenzio, dell’umile servizio. Vergine pellegrinante al tempio, aiutami a compiere con gioia ciò che contribuisce a edificare la Chiesa. Vergine che ritorni a Gerusalemme alla ricerca di Gesù smarrito, non farmi mai mancare il coraggio di cercarlo quando l’avessi perduto. Vergine in cammino verso Cana di Galilea, insegnami ad andare agli uomini, con occhio attento e con animo generoso, per leggere in tutti il volto di Cristo. Vergine che sali al Calvario, testimone partecipe della sofferenza del Figlio’, fammi comprendere il senso salvifico della sofferenza e dell’abbandono. Vergine Assunta, rapita verso il cielo, attira anche me verso i beni eterni e la gioia senza ombre. E assistimi sempre sulle strade della vita, allontana da me ogni pericolo e prega per me nell’ora della morte. Così sia. (P. Chicco Botta)

Maggio mese Mariano

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maggio '09

MARIA, DONNA DEI NOSTRI GIORNI Fa’ che possiamo sentirti vicina ai nostri problemi. Non come Signora che viene da lontano a sbrogliarceli con la potenza della sua grazia o con i soliti moduli stampati una volta per sempre. Ma come una che, gli stessi problemi, li vive... Santa Maria, donna dei nostri giorni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Tu hai predetto che tutte le generazioni ti avrebbero chiamata beata. Ebbene, tra queste generazioni c’è anche la nostra, che vuole cantarti la sua lode non solo per le cose grandi che il Signore ha fatto in te nel passato, ma anche per le meraviglie che egli continua a operare in te nel presente. Fa’ che possiamo sentirti vicina ai nostri problemi. Non come Signora che viene da lontano a sbrogliarceli con la potenza della sua grazia o con i soliti moduli stampati una volta per sempre. Ma come una che, gli stessi problemi, li vive anche lei sulla sua pelle, e ne conosce l'inedita drammaticità, e ne percepisce le sfumature del mutamento, e ne coglie l’alta quota di tribolazione. Santa Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze spirituali vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindustriale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana. Facci comprendere che la modestia, l'umiltà, la purezza sono frutti di tutte le stagioni della storia, e che il volgere dei tempi non ha alterato la composizione chimica di certi valori quali la gratuità, l’obbedienza, la fiducia, la tenerezza, il perdono. Sono valori che tengono ancora e che non andranno mai in disuso. Ritorna, perciò, in mezzo a noi, e offri a tutti l’edizione aggiornata di quelle grandi virtù umane che ti hanno resa grande agli occhi di Dio. Santa Maria, donna dei nostri giorni, dandoti per nostra madre, Gesù ti ha costituita non solo conterranea, ma anche contemporanea di tutti. Prigioniera nello stesso frammento di spazio e di tempo. Nessuno, perciò, può addebitarti distanze generazionali, né gli e lecito sospettare che tu non sia in grado di capire i drammi della nostra epoca. Mettiti, allora, accanto a noi, e ascoltaci mentre ti confidiamo le ansie quotidiane che assillano la nostra vita moderna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l’incertezza del futuro, la paura di non farcela, la solitudine interiore, l’usura dei rapporti, l’instabilità degli affetti, l’educazione difficile dei figli, l’incomunicabilità perfino con le persone più care, la frammentazione assurda del tempo, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato... Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima di tutti. E non ci sia mai un appello in cui risuoni il nostro nome, nel quale, sotto la stessa lettera alfabetica, non risuoni anche il tuo, e non ti si oda rispondere: «Presente!». Come un’antica compagna di scuola. (Tonino Bello)

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