Settimana comunitaria giovani

marzo '12

Le radici e le ali.

Cari amici, noi del Centro Diocesano Vocazioni (CDV) abbiamo preparato una settimana comunitaria dalla sera di domenica 11 marzo a venerdì 16 marzo. Potentissimo: nella casa del Seminario Minore vivranno insieme le giovani famiglie, i frati, i preti e le suore del CDV.  L'idea è stata mossa da una forte curiosità...Ci siamo chiesti: "E se provassimo a condividere la nostra vita, a raccontarci il nostro legame con Cristo, a conoscere le nostre storie e sperimentare l'amicizia nel Signore?". Abbiamo voluto dare un nome a questa novità: "Le radici e le ali". L'idea del volo ci affascina! I desideri ci fanno alzare lo sguardo verso il cielo, come se dall'alto (e dall'Altissimo) venisse l'invito a cominciare un nuovo viaggio. E nonostante tanti falsi profeti vogliano buttarci giù  e ci dicano di non rischiare, e pure dentro di noi abitino alcune paure, questa sfida è il motivo per cui siamo venuti al mondo!

Così vorremmo proporre ai giovani dai 20 ai 30 anni della diocesi di Torino questa avventura: una settimana comunitaria insieme per scoprire quali sono i desideri che Cristo ha radicato in noi e trovare il nostro modo di spiccare il volo.

Info: 
La settimana comunitaria sarà in Seminario Minore, 
Viale Thovez 45, Torino (Tel. 0116601166) 
Materiale: sacco a pelo o lenzuola, effetti personali, bibbia e quaderno.
Offerta indicativa 70 euro. 


Se sei interessato/a o cerchi altre info scrivi a:
ravmario@gmail.com e ti invieremo la scheda di iscrizione.

Maggiori Info: www.desidera.org

Gita ciaspole e scialpinismo 2012

febbraio '12

Domenica 4 marzo 2012.

Gita aperta a tutti (età GIONA-CE) ciaspole/scialpinismo.

Per scaricare la locandina con tutte le info clicca qui!

N.B. Iscrizioni entro e non oltre Domenica 27/02.

Quaresima 2012

febbraio '12

Città del Vaticano (Agenzia Fides) - “La Quaresima ci offre ancora una volta l'opportunità di riflettere sul cuore della vita cristiana: la carità”. Inizia con queste parole il Messaggio del Santo Padre Benedetto XVI per la Quaresima, che ha per tema un versetto della Lettera agli Ebrei: “Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone” (10,24).
Articolato in tre parti, il Messaggio richiama anzitutto “la responsabilità verso il fratello”: “Anche oggi risuona con forza la voce del Signore che chiama ognuno di noi a prendersi cura dell'altro. Anche oggi Dio ci chiede di essere ‘custodi’ dei nostri fratelli, di instaurare relazioni caratterizzate da premura reciproca, da attenzione al bene dell'altro e a tutto il suo bene… L’attenzione all’altro comporta desiderare per lui o per lei il bene, sotto tutti gli aspetti: fisico, morale e spirituale… E qui desidero richiamare un aspetto della vita cristiana che mi pare caduto in oblio: la correzione fraterna in vista della salvezza eterna. Oggi, in generale, si è assai sensibili al discorso della cura e della carità per il bene fisico e materiale degli altri, ma si tace quasi del tutto sulla responsabilità spirituale verso i fratelli.”
Nella seconda parte il Messaggio si sofferma sul “dono della reciprocità”. “Una società come quella attuale può diventare sorda sia alle sofferenze fisiche, sia alle esigenze spirituali e morali della vita. Non così deve essere nella comunità cristiana!... la nostra esistenza è correlata con quella degli altri, sia nel bene che nel male; sia il peccato, sia le opere di amore hanno anche una dimensione sociale. .. Anche nella preoccupazione concreta verso i più poveri ogni cristiano può esprimere la sua partecipazione all'unico corpo che è la Chiesa”.
Infine il “camminare insieme nella santità”. “L'attenzione reciproca ha come scopo il mutuo spronarsi ad un amore effettivo sempre maggiore… in attesa di vivere il giorno senza tramonto in Dio. Il tempo che ci è dato nella nostra vita è prezioso per scoprire e compiere le opere di bene, nell’amore di Dio. Così la Chiesa stessa cresce e si sviluppa per giungere alla piena maturità di Cristo. In tale prospettiva dinamica di crescita si situa la nostra esortazione a stimolarci reciprocamente per giungere alla pienezza dell'amore e delle buone opere.”