World cafè
maggio '16
Parrocchia S. Maria della Scala – Duomo
WORLD CAFE' – 20 aprile 2016 – ore 20,30 a S. Teresa
Presenti: circa 60 persone.
Indicazioni dei gruppi in risposta alla domande.
1. “ Occorre superare un'idea di parrocchia come contenitore di esperienze e realtà separate tra loro e promuovere un cammino condiviso tra i soggetti che ne fanno parte per vivere in concreto l'unità e la fraternità richieste dal Vangelo” (Mons. C. Nosiglia, “L'amore più grande”).
Cosa ne pensi? Lo vivi? Ci credi? “Noi” del Duomo siamo così?
Manca la conoscenza tra i gruppi che sono chiusi a compartimento stagno.
Molti si sentono esclusi dalla parrocchia: domenicani, scout... o fanno fatica ad inserirsi. Parrocchia poco accogliente, chiusa, impenetrabile.
Chi è fuori vede tanti gruppi, ma non sa come entrare, non osa.
Occorre evitare la critica; non giudicare.
Condividere di più le informazioni. Si nota una certa difficoltà di comunicazione tra i gruppi. Sarebbe utile individuare uno strumento/metodo per favorire la comunicazione.
Più collaborazione.
Manca la possibilità di parlare e di scegliere insieme.
Nella grande parrocchia è difficile conoscere tutti.
Ci sono poche occasioni di aggregazione. Creare più opportunità per stare insieme.
Frammentarietà dei gruppi.
Più informazione anche da parte del consiglio pastorale.
Tanti cerchi aperti per non essere chiusi.
2. La parrocchia è mia? La gestisco io?
La parrocchia è mia! La gestisco io!
La parrocchia è mia! La gestisco io?
Attualmente c'è più collaborazione che corresponsabilità.
E' indispensabile partire dalla Parola di Dio.
Gesù non ha gestito nulla, ma ha offerto una dimensione di vita.
Aiutare le persone ad essere protagoniste. Più responsabilità da parte di tutti.
Più presenza da parte dei preti nella catechesi battesimale, nel centro di ascolto, ecc.
La parrocchia non è aperta alla novità. E' ancora a struttura piramidale.
La comunità di S. Francesco è alquanto emarginata.
In parrocchia ci si dovrebbe sentire come a casa propria, ma al momento è alquanto chiusa.
Poca integrazione e coinvolgimento delle famiglie.
Ci sono sempre le stesse persone che fanno.
La parrocchia non è solo un campo di lavoro, ma luogo di fede.
Nella parrocchia ognuno dovrebbe essere come un tassello di un mosaico che fa quello che può.
3. “# SONO DEL DUOMO” (una proposta concreta per vivere un momento di comunità parrocchiale).
All'inizio dell'anno presentare un calendario delle varie attività e realtà della parrocchia anche con un momento conviviale.
Una festa della comunità parrocchiale.
Festa degli oratori.
Elenco dei gruppi parrocchiali (annuario).
Creare uno strumento di informazione e di comunicazione (es. un foglio bimensile).
Ridurre le Messe almeno in certe occasioni.
Valorizzare la veglia di Pentecoste.
Creare la “giornata del duomo”.
Pranzo sul sagrato del duomo (aggiungi un posto a tavola).
Proporre ogni tanto eventi aggregativi.
Organizzare incontri per condividere esperienze di fede con persone di età diverse.
4. Pensieri lasciati sui post.it.
Collaborazione – corresponsabilità – comunione.
Andare avanti con coraggio, uscendo dal cerchio.
Essere ascoltati, poter ascoltare.
Più conoscenza tra chi lavora in e per il duomo.
Uniti tra noi e aperti agli altri.
Un momento bellissimo da ripetere, aperto anche a chi non fa parte dei gruppi.
Un buon metodo per affrontare argomenti riguardanti la parrocchia.
Finalmente una iniziatica “cross” per conoscerci.
Una bella verifica e una bella occasione di incontro.
Mi sento come in famiglia: la nostra.
Più collaborazione dei gruppi.
Porte aperte e orecchie per ascoltare.
Costruiamo insieme un “governo” della parrocchia (consiglio pastorale).
Mettersi in gioco per essere parrocchia, facendosi tenere per mano dal Signore.