Pensieri

Preghiera per l'Europa

giugno '11

Padre dell'umanità, Signore della storia,
guarda questo continente europeo
al quale tu hai inviato tanti filosofi, legislatori e saggi,
precursori della fede nel tuo Figlio morto e risorto.

Guarda questi popoli evangelizzati da Pietro e Paolo,
dai profeti, dai monaci, dai santi;
guarda queste regioni bagnate dal sangue dei martiri
e toccate dalla voce dei Riformatori.

Guarda i popoli uniti da tanti legami
ma anche divisi, nel tempo, dall'odio e dalla guerra.
Donaci di lavorare per una Europa dello Spirito
fondata non soltanto sugli accordi economici,
ma anche sui valori umani ed eterni.

Una Europa capace di riconciliazioni etniche ed ecumeniche,
pronta ad accogliere lo straniero, rispettosa di ogni dignità.
Donaci di assumere con fiducia il nostro dovere
di suscitare e promuovere un' intesa tra i popoli
che assicuri per tutti i continenti,
la giustizia e il pane, la libertà e la pace.

(Cardinale Carlo Maria Martini, dalla rivista Il Cenacolo)

La danza trinitaria.

giugno '11

Dicono che solo i poeti, i musicisti, gli artisti, solo chi vive la preghiera e la contemplazione può raccontare della Trinità....

Per anni e anni ho cercato anch’io, ho tentato di capire. Finché non ho incontrato Gregorio. Non si tratta di Gregorio di Nazianzo, né di Gregorio di Nissa, né di Gregorio Magno. Bensì di quel meraviglioso piccolo Gregorio dagli occhi immensi. Gli ho chiesto ciò che si chiede normalmente a un ragazzino che va a scuola:
- Allora, Gregorio, vai bene a scuola ?
- Non molto …
- Ma - aggiunsi - c’è almeno qualcosa che ti interessa?
Allora dopo un attimo di silenzio:
- Sì - mi disse - la danza e la religione.
E dopo un altro silenzio:
- E, nella religione, la Santa Trinità.
Ero stupefatto! Insistetti:
- Come mai Gregorio?
- Ma non capisce che la danza e la Trinità sono la stessa cosa?

Sono rimasto annichilito di fronte a quel ragazzo. Quel che mi diceva era talmente grande! Ma per lui, con i suoi occhi da gufo, era evidentissimo. Dio-Trinità era la più sfolgorante tarantella d’amore. Ho capito in un istante, alla scuola di questo bambino, perché Gesù aveva usato le immagini più semplici, ma anche le più dense di vita e di festa per dirci semplicemente questo: Dio è l’eterna celebrazione della Vita, l’eterno festival della Luce nell’amore. Quando, nel XV secolo, il monaco Andrej Rublev dipingerà l’icona della Trinità, avrà solo un desiderio: esprimere questo incontro eterno di volti, luminoso, calmo, sereno, carico d’amore. (Louis-Albert Lassus, Pregare è una festa, Gribaudi)

 

Vieni Santo Spirito (Sequenza)

giugno '11

Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.

Vieni padre dei poveri,
vieni datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.

Consolatore perfetto,
ospite dolce dell’anima,
dolcissimo sollievo.

Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto conforto.

O luce beatissima,
invadi nell’intimo
il cuore dei tuoi fedeli.

Senza la tua forza,
nulla è nell’uomo,
nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,
bagna ciò che è arido,
sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido,
scalda ciò che è gelido,
sana ciò ch’è sviato.

Dona ai tuoi fedeli
che solo in te confidano
i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
Amen.

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