La nuova chiesa di Santa Maria della Scala
Circa quattrocento anni dopo, anche la chiesa dovuta alla munificenza del Vescovo Landolfo, minacciando rovina, venne riedificata ed ampliata dal Capitolo della Collegiata, e si iniziarono i lavori nel 1405, come risulta dalla "Cronaca di Rivalta".
Nel 1407 i Canonici ricorsero ai saggi del Comune affinché concorressero nelle spese per edificare e terminare la volta del Duomo e la Comunità, due anni dopo, concesse in aiuto duecento fiorini, divisi in quattro anni; nel mese di giugno si radunò il Maggior Consiglio che affidò l'incarico di tesorieri ed assistenti la fabbrica ai nobili: Pietrino de Villa, Lorenzo Tabussi e Giovanni Broglia de' Gribaudi, come risulta dagli ordinati del Consiglio Comunale.
Lorenzo Tabussi, morto nel 1443, era il tesoriere al tempo della ricostruzione dl Duomo e fu suo merito se i lavori furono finiti in circa dieci anni, dalla cappella dell'altare maggiore fino alla facciata , aggiunto il portale, in gran parte a sue spese.
Benedetto XIII, creduto allora legittimo Papa, supplicato, concesse nel 1413, per la ricostruzione della chiesa, mille fiorini d'oro da riscuotersi sui legati incerti della diocesi di Torino.
I cittadini privati di ogni ceto concorsero largamente al compimento ed abbellimento di una grandiosa opera che doveva riuscire il più insigne monumento della loro città.
Nel 1436, la costruzione del nuovo Duomo era terminata ed il 28 ottobre la chiesa veniva solennemente consacrata da Monsignor Aimone di Romagnano, Vescovo di Torino, con atto registrato dal Notaio Domenico Ferreri.
Il Duomo di Chieri è stato definito dagli studiosi una delle migliori e più complete architetture religiose dello stile gotico piemontese, nel suo periodo aureo, e a tutti nota e da tutti ammirata per i suoi pregi stilistici e per la sua mole.
La chiesa è costituita da tre navate delle quali la mediana è di poco inferiore al doppio delle laterali, secondo l'uso invalso nei periodi romanico e gotico.
Due file di cappelle a pianta rettangolare si sviluppano lateralmente alle navatelle, costruite ed imbarocchite in varie epoche; alcune in origine gotiche, quasi contemporanee all'erezione dell'edificio. Pur nella incertezza sul nome di chi diresse il cantiere e sulle maestranze che lavorarono alla costruzione del Duomo appare evidente, al momento attuale degli studi, la presenza di due "fronti": quello "lombardo"(legato al cantiere del Duomo di Milano) e quello "gotico transalpino" (legato alla figura del duca Amedeo VIII e ai contatti commerciali di Chieri con l'area franco-fiamminga). Queste cappelle in numero di ventidue sono assai notevoli e sontuose per ricchezze di arredi, dipinti che rappresentano cinque secoli di pittura dei maggiori autori e altrettanti di scultura dal gotico al rinascimento, barocco, ecc.
L'appellativo "della Scala" allude a Maria Assunta in Cielo e scala celeste, sulla quale Dio scende tra gli uomini e per la quale gli uomini salgono al Cielo.