"La gioia di credere" - Ritiro di inizio attivitÃ
ottobre '12
Per partire alla grande ci vuole uno slogan accattivante! “La gioia di credere”, bello vero? Chi di noi, se potesse, non vorrebbe essere sempre gioioso e solare? Che bello essere felici e spensierati, essere “presi bene” a tal punto da correre su facebook e postare uno smile su tutte le bacheche dei nostri amici! E’ poi che figo godere di quell’atmosfera gioiosa di quando tutto va secondo i nostri piani, tutto è sotto controllo, si hanno tanti amici, si va bene a scuola, si ha il ragazzo o la ragazza, insomma tutto è bello! Un momento: “ma al ritiro parleremo di questo tipo di gioia?” Soprattutto: “credere in cosa?” O meglio: “credere in chi?”. Iniziamo con l’aggiungere qualche caratteristica che ci aiuti a capire. La gioia vera è passione, vita piena e sovrabbondante; la gioia vera nasce quando ci si abbassa all’incontro con l’altro; la vera gioia sgorga quando ci sentiamo amati così come siamo, con tutti i nostri limiti; la gioia vera è abbandonarsi, fidarsi, è morire per rinascere. Così iniziamo a capirci, vero? Questo tipo di perfetta letizia non possiamo acquistarla in qualche modo, barattarla con qualcosa, non è a buon mercato, non è una cosa magica o un sentimento da creduloni! Stiamo parlando della gioia di credere. Si! Credere in una persona! Gesù Cristo, figlio di Dio e attraverso di lui vedere il Padre e sperimentare il suo abbraccio, il grande amore che ha per noi. In estrema sintesi, si tratta di credere in Dio! Concetti un po’ ostici, forse? Non basterebbero tutte le emoticon del mondo per spiegarli in maniera semplice ed esaustiva. Ma allora, se uno vuole veramente arrivare a provare la gioia di credere come fa? Una Buona Notizia! L’inizio è semplice, almeno da spiegare. Si tratta di: fare silenzio, mettersi in ascolto della Parola e iniziare a camminare come pellegrini. Non saremo soli, lungo il cammino incontreremo tanti compagni di viaggio da accogliere; sarà importante imparare a lasciare qualcosa che ci appartiene, di materiale e non, ed essere pronti con le mani tese ad accogliere il centuplo rispetto a ciò che si è lasciato.
Se può aiutare io vi posso dire che questo tipo di gioia l’ho incontrata e provata diverse volte nella mia vita, questo mi da la forza per continuare a camminare!
Fatte queste premesse, tu ci stai a partire per questo gioioso viaggio?
Giova.
